TITO MANLIO
Il suo vero nome era Domenico Titomaglio.
Autore di testi.
Nato a Napoli, sin da giovane si dedica alla musica e lavora con molti artisti.
Il suo debutto da professionista avviene nel 1927, quando scrive il testo di "Casarella solitaria", di Alfredo Mazzucco.
A questa seguono altri testi, molti dei quali musicati da E A Mario.
 
Nel 1935 entra a far parte della scuderia della Casa editrice Curci, dove dirige l'ufficio che si occupa delle colonne sonore di film musicali;
In tale contesto lavora, tra gli altri, alla realizzazione di "Quattro passi tra le nuvole", "Napoli che non muore", "Domenica d'agosto".
 
Il successo arriva però con il film "Addio mia bella Napoli", la cui canzone omonima, (Nicola Valente, Tito Manlio), diviene un cavallo di battaglia di Nino Taranto, e con 'Dove sta Zazà", nel quale è inserita la canzone "Mandolinata a sera", grande successo del dopoguerra, che vince anche il Festival della Canzone italiana a Parigi, nel 1953.
 
Alla fine degli anni 40 conosce Salve D'Esposito, col quale costruisce un sodalizio di grande fortuna, basti pensare a motivi, che in breve divengono internazionali, come 'Anema e core'.
 
Nel 1952 vince il Festival di Napoli con 'Desidero 'e sole', (musica di Marcello Gigante).
 
Partecipa ancora al Festival, con grandi successi, interpretati, tra gli altri, da Gino Latilla, Nilla Pizzi, Nunzio Gallo, Giacomo Rondinella.